Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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Contessa Lara (Evelina Cattermole)

219892
Storie d'amore e di dolore 23 occorrenze
  • 1893
  • Casa editrice Galli
  • Milano
  • Paraletteratura - Romanzi
  • UNICT
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Contessa Lara (Evelina Cattermole)

medesimo cristallo della finestra, in somma tale e quale come t'ho lasciato stamattina alle undici! Ma sai che tu faresti scappare la pazienza a un santo

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denti a smalto bianco. - E allora, addio! - — Ma, benedetta figliuola, — ribatteva Giulio Sermanni — non capisci che abbiamo finito proprio in questo

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vigilia, ci sono le visite ai parenti, si sa. Chi se ne libera? Ma... non dubitare, ti mando un regalo. Ella annuì con un mezzo sorriso, indifferente

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stoviglia sbocconcellata ma lustra per la nettezza. Dietro un paravento vecchio, ormai incolore, stava il letto matrimoniale a panchette, che aveva a capo

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dava il coraggio? Ma il generale le spiegò, sorridendo, ch'egli medesimo aveva permesso, dietro proposta del comandante il forte, che Merulla venisse

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sfuggita, interrogandole a fior di labbra; ma non appena spuntava oltre il cancello nello stanzone d'ingresso una figura un po' meno miserabile, ecco subito

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l'antico disegno delle aiuole. I cespugli de' rosai, sviluppati come alberelle, confondevano i loro rami, vestiti di verzura ma senza fiori, ai rami di

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l'Alhambra e vi tessè una specie di leggenda orientale poco verisimile, ma molto atta a invogliar più che mai di quella ceramica iridata le due graziose

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malinconica degli antichi monumenti. Ma la fosca badia conveniva a quel pittoresco paesaggio, poi che aveva in cima al suo stesso colle, tra folti

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. 11 Ma a pena l'alba s'affacciava, delineando, prima vagamente, poi con ispiccata nitidezza i contorni di Castel Sant'Angelo là giù a manca, ecco, con

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giorno per giorno, senz'avvedersene, a voler bene alla Rachele. Da prima, le lasciava gli occhi a dosso, senza osar nè meno di darle il buon giorno; ma

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! Peppe non rispondeva; ma, a volte, sotto la guancia arsa gli si stendeva un pallor livido. In quegli istanti digrignava i denti quasi da spezzarseli, e

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verdognolo la figura ascetica di qualche antico servo di Cristo. Ma dove la badia appariva più profanata che altrove era nel refettorio. Poi che l'immensa

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bassi. Remoti orizzonti le si schiudevan dinanzi nelle frasi sconnesse, ma singolarmente colorite di lui, dalle cui labbra ella pendeva a un tempo

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che distinguesse le tombe dal resto del terreno, ma nè pur ti capacitavi che un tempo codesto luogo avesse potuto avere il suo tradizionale quadrato di

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grida affamate. Gli uomini, con un certo senso d'esitanza, chiamavano forte: — Rosona, Rosona! — Ma, come prima, non rispondeva nessuno. Allora

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tisi senile, da lui battezzata per impoverimento di sangue troppo azzurro, ma invece complicata con un'ipertrofia di fegato, che gli derivava dalle

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si offrivano tacitamente, ma insistentemente, come avessero avuto a sdegno qualunque altra persona, còlto da un irrefrenabile desiderio che sapeva di

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consigliate; ma finiva quasi sempre col sorridere, anche lui, d'un sorriso smorto. - Sono molto cattivo, eh, lo dica lei! — chiedeva egli alla monaca

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cortesemente al saluto, e qualche signora che Contessa Lara. 20 abitando da un pezzetto la pensione, già conosceva l'ufficiale, gli sorrise; ma Sampieri

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esser tornata - osservò egli. - Sembrerebbe anche a me, corpo d'un cane! — pensò con dispetto il conte. Ma la madre si mostrava perfettamente

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simmetricamente le rame pendule delle rose che restavano. - Di fatti, signorina mia, temo di darle una notizia che le farà molta pena; ma tant'è, o presto o

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, infinite, della monaca e del soldato, lo avessero felicemente portato assai oltre nella convalescenza. L'aria, ormai non più cocente, ma tiepida e

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